L’Italia del vino, nell’e-commerce, sconta un ritardo importante rispetto al resto del mondo, come in ogni settore del digitale. Negli anni, però, il gap si è ridotto, e anche il Belpaese ha imparato a conoscere, e veder crescere in maniera esponenziale, le piattaforme della vendita online. Come Tannico, Vino75, Xtrawine, Bernabei, Callmewine, che, come ricordano i dati analizzati da “I Numeri del Vino”, tra il 2014 ed il 2018 hanno mostrato importanti tassi di crescita (in media del 45% nel 2018 sul 2017), vedendo crescere i propri fatturati in maniera esponenziale. Vino75 è passato dai 151.000 euro del 2014 ai 5,28 milioni di euro del 2018, Tannico da 2,47 a 14,71 milioni di euro, Xtrawine da 2,48 a 7,71 milioni di euro e Bernabei online dai 18.000 euro del 2015 ai 6,6 milioni di euro del 2018. Fatturati, però, non ancora supportati da gross margin sufficienti (attorno al 23%) a garantire utili: ad eccezione di Xtrawine, i conti, bilanci 2018 alla mano, erano in rosso per tutti i maggiori player dell’online, che, però, hanno investito anche molto in magazzino e crescita, aspettando di rientrare negli anni successivi.(da WineNews)